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Strumenti digitali per bambini o ragazzi con DSA

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Gli strumenti digitali sono un aiuto fondamentale per bambini o ragazzi con DSA , di seguito elencherò diversi tipi di strumenti scaricabili gratuitamente:

Software per mappe concettuali:
Programmi per imparare a scrivere a computer:
Software a pagamento:
  • ePico (suite consigliata per scuole medie)
  • Super Mappe Evo (mappe concettuali consigliata per scuole medie)
  • CarloMobile (sintesi vocale)
  • Geco (suite consigliata per scuole elementari)
  • Superquaderno (editor di testi consigliato per scuole elementari)
  • Super Mappe Classic (mappe concettuali consigliata per scuole elementari)
  • OCR (riconoscimento ottico del testo)
APP per smartphone o tablet
  • Google Keep (guida su youtube e
  • Toolbox free
  • CalcKit e
  • Photomath e utile a controllare i compiti a casa, poichè legge e risolve le espressioni di matematica

 

Programmi di Sintesi Vocale e traduttori:
Strumenti e Varie
  • Aiutodislessia (sito ricco di materiali per la scuola)
  • Prezi (Software di presentazione)
  • Diario Easy! Diario scolastico pensato per le esigenze di bambini e ragazzi con problemi nell'organizzazione dei compiti. Per sfogliarlo clicca qui
  •  EdiTouch - tablet per l'apprendimento facilitato
  • IRIScan Mouse un mouse che è anche scanner, scansiona il documento e riconosce il testo
  • DSA Study Maps sito ricco di mappe concettuali organizzate per materie

Vuoi consigli su quali programmi utilizzare o vuoi suggerirmi qualche programma che conosci?
libri digitali

Libri digitali, come riceverli?

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Alcune delle domande a cui mi ritrovo spesso a dover rispondere, riguarda proprio i libri digitali.

“Come fare per averli?”, “Dove li trovo?”, “Quanto costano?”

Queste sono le domande più comuni.

Su questa pagina del sito dell’ Associazione Italiana Dislessia (AID) troverete tutte le risposte a queste domande.

…intanto proviamo a fare un po di ordine…

 
Cos’è un libro digitale ed a cosa serve?

Un libro digitale è un file in formato pdf che può essere utilizzato con:

  • programmi di sintesi vocale
  • software per creare mappe concettuali, modificare, sottolineare ecc…

Perchè richiederlo?

Questo tipo di libro può aiutare lo  studente con DSA nelle difficoltà e affrontare lo studio con maggiore autonomia e meno fatica. Ad esempio, lo studente durante i compiti a casa, potrebbe dover leggere un testo molto lungo e questo lo affaticherebbe molto. Per risolvere questo problema lo studente potrebbe chiedere a qualcuno della famiglia di leggergli il testo, ma non sempre si ha il tempo a disposizione per farlo e comunque al di là della famiglia, è difficile trovarsi in un contesto in cui ci sia qualcuno disponibile. Sarebbe quindi opportuno utilizzare la sintesi vocale che legga il testo per lui.

Requisiti
  • essere in possesso di diagnosi DSA o 104/1992 dello studente
  • dichiarazione di regolare acquisto del libro in formato cartaceo
  • garanzia di utilizzo personale del libro da parte dello studente
  • iscrizione all’Associazione Italiana Dislessia in regola con l’anno in corso
 
Quanto costa?

Il servizio LibroAID è gratuito per tutti i soci dell’Associazione Italiana Dislessia (AID).

Come faccio ad associarmi?

Per associarti ad AID, clicca qui

 
Chi deve richiederlo?

I libri scolastici digitali possono essere richiesti in autonomia dal genitore/tutore o studente maggiorenne solo ed esclusivamente attraverso il sito.

è preferibile effettuare l’ordine scegliendo la modalità “DOWNLOAD” per la ricezione immediata del libro

Per un utilizzo corretto del servizio, troverete le guide realizzate da AID a questo link oppure guardate il video qui sotto

tecnologie digitali

Nuove tecnologie e nativi digitali

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Nuove tecnologie e nativi digitali

tecnologie digitali

Più mi guardo intorno e più mi rendo conto che le nuove tecnologie stanno trasformando profondamente tutti gli aspetti della nostra vita e della nostra civiltà (o “in-civiltà”).

Osservando la società noto una distanza crescente che divide i giovani, cosiddetti “nativi digitali”, dagli adulti, considerati “immigrati digitali”. Questi due termini, coniati da Marc Prensky, sottolineno i cambiamenti di tipo cognitivo, comunicativo e comportamentale dovuti alle nuove tecnologie, onnipresenti nella nostra vita e in quella delle nuove generazioni sin dall’infanzia.

Ma quanto ne siamo veramente consapevoli?

Come ha scritto Pierre Levy fin da piccoli i nativi digitali videogiocano, hanno un blog o un canale youtube e comunicano sui social network come FaceBook o Twitter; la loro cultura è “partecipativa” e si fonda su “produzione e condivisione di creazioni digitali”.

In questo nuovo contesto questi “nativi digitali” considerano Internet il principale strumento di ricerca, condivisione e gestione dell’informazione.

Lavorando con ragazzi e bambini in età scolare noto la grande differenza tra la mia esperienza scolastica e la loro (e non sono passati secoli!). La facilità di accesso all’informazione e la libertà di navigare sul web li fa sentire più padroni e autonomi e credo che noi non ce ne rendiamo totalmente conto.

Le tecnologie hanno un’enorme potenziale ma mi rendo conto che chiunque stia a stretto contatto con i “nativi digitali” ha delle grosse responsabiltà verso di loro:  deve assumersi il ruolo di “filtro” tra il caos della rete e il cervello dei ragazzi.


Bauman Z., Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, Roma, 1999; Jenkins H., Convergence Culture, New York, 2006; Levy P., Cybercultura. Gli usi sociali delle nuove tecnologie, 1999; Macrì F., Tablet a scuola. Come e perché. FIDAE, Roma, 2014.

Ferri P., Scuola digitale. Come le nuove tecnologie della comunicazione cambiano la formazione e la scuola, 2008; Macrì F., Tablet a scuola. op. cit.; Delors J., Nell’educazione un tesoro, 1996.

Prensky M., Prensky M., Digital Natives. Digital Immigrants. On the Horizon, 9(5), 2001, pp: 1-6; Id., From Digital Natives to Digital Wisdom: Hopeful Essays for 21st Century Learning, CORWIN, Thousand Oaks, California, 2012; Macrì F., Tablet a scuola. op. cit.

trauma Irene Certa psicologa e psicoterapa Milano

Cos’è il trauma?

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Il termine trauma è entrato a far parte del lessico psichiatrico e della psicologia clinica nel XVIII secolo con l’intenzione di indicare la:"sopraffazione del soggetto da parte di uno stimolo eccessivo che lo rende privo di difese ed incapace di reagire".

 

 

Una delle caratteristiche principali degli eventi traumatici è: il loro potere destabilizzante.

Le esperienze traumatiche, possono derivare da diversi tipi di eventi che sono suddivisi in:

  1. eventi stressanti di natura violenta (morte, lesioni, minacce all’integrità fisica e psicologica),
  2. una serie di "microtraumi" relazionali avvenuti nella prima fase dello sviluppo emotivo (separazioni precoci, maltrattamenti, trascuratezza psicologica, carenza di sintonizzazione affettiva), che si sono stabilmente ripetuti nel tempo.

 

 

I soggetti esposti allo stesso evento traumatico, anche a distanza di tempo, rispondono in maniera del tutto diversa rispetto ad altri; infatti, alcuni mostrano di superare attraverso le loro risorse eventi di vita anche di una certa gravità, altri invece possono sviluppare degli esiti psicopatologici non indifferenti:

  • il disturbo dissociativo dell’identità,
  • il disturbo borderline di personalità
  • i disturbi di ansia
  • i disturbi somatoformi

La differenza più importante fra gli eventi capaci di sviluppare un DPTS non riguarda la forma, diretta o indiretta, di esposizione ad essi (es. minacce dirette alla propria vita o minacce alla vita di un’altra persona), ma piuttosto il significato della relazione fra la vittima dell’evento e la sua causa.

La differenza davvero importante da considerare è quella fra:

  • i traumi inflitti da mano umana
  • i traumi inflitti da un’anonima forza distruttiva.

Il potenziale traumatizzante dei primi è maggiore di quello dei secondi.

 

Si può guarire dai traumi?

SI. L'EMDR è uno degli approcci terapeutici che vanta il maggior numero di conferme di efficacia nella terapia del trauma.


 

Se vuoi informazioni in più o hai bisogno di un consulto


Yehuda, R., MacFarlane, A.C. (1995), Conflict between current knowdlege about post-traumatic stress disorder and its original conceptual basis. American Journal of Psychiatry, 152, 1705-1713.

Van der kolk, B.A., Mc Farlane, A.C., Weisaeth, L, (1996) (a cura di), Stress traumatico. Gli effetti sulla mente, sul corpo e sulla società delle esperienze intollerabili. Trad. it., Edizioni Magi, Roma, 2004.

Breuer, J., Freud, S. (1895), Studi sull’isteria,  cit. in Freud, S., Opere Vol. 1, Bollati Boringhieri, Torino, 1886-1905.

Ellenberger, H. F., (1970), La scoperta dell’inconscio. Storia della psichiatria psicodinamica. Bollati Boringhieri Editore, Torino, 1995.